Un cerchio della conciliazione pronto ad allargare i suoi orizzonti: la lettera A di Famiglia  è stata declinata nel padiglione 138 di Famiglie in Fiera sul doppio tema dell’armonizzazione dei tempi di vita-lavoro e dell’alleanza pubblico-privata. L’idea lanciata dall’associazione di promozione sociale “Città dei Bimbi” ha l’obiettivo di creare una Rete che veda protagonisti associazioni di categoria (da Confindustria a Confcommercio a Confartigianato), amministrazioni locali (Comuni ed enti territoriali) e gli assessorati allo Sviluppo Economico e al Welfare della Regione Puglia per perseguire un cammino comune sia sul fronte della sensibilizzazione che della progettualità.
Un ambito che vede soprattutto le donne in prima fila,  ma che vuole ribaltare l’errata convinzione che negli equilibri famigliari sono principalmente loro le prime a sostenere i contrappesi della gestione lavoro-dinamiche famigliari.

Il tema della conciliazione coinvolge traversalmente l’intero nucleo, compresi i nonni : a discuterne con Elisa Forte, presidente del’associazione “Città dei Bimbi”  e con la coordinatrice del forum RSI di Confindustria Bari e Bat Marina Bianco le rappresentanti di ordini professionali, associazioni di categoria Con tutte loro, lunedì 11 settembre a Famiglie in Fiera a Bari c’erano, tra le altre,  la vicepresidente vicaria di Confindustria Bari Bat, Laura Ruggiero, la dirigente che si occupa del Benessere delle Famiglie nell’assessorato al Welfare della Regione,  due assessori regionali, Salvatore Negro per le politiche di Welfare e Michele Mazzarano, neo assessore allo Sviluppo economico e Carla Palone, imprenditrice e assessore alle Attività produttive per il Comune di Bari.

Questo è un tema che vogliamo fare nostro per il bene delle nostre imprese – ha sottolineato Mazzarano – è un interesse primario per poter permettere a tutti di lavorare meglio”. Mazzarano ha dichiarato di essere disponibile a un incontro nella sede del suo assessorato e attende dal gruppo di lavoro una proposta sulla quale iniziare  il confronto.

E Salvatore Negro, delegato al Welfare già  in prima linea sui temi della conciliazione vita-lavoro, c’è stato l’impegno “a mettere in campo ulteriori azioni di sostegno economico per le famiglie”.

Citta dei Bimbi è a lavoro da tempo sui temi della conciliazione vita-lavoro: ultimo esempio in ordine di tempo è il progetto WeAvv, il Welfare dei genitori, un progetto di comunicazione e di eventi che sta raccontando non solo  agli avvocati lavoratori ma anche all’esterno come accedere ai fondi per la genitorialità stanziati dal governo regionale. Una best practice unica in Italia e che consente ad una categoria professionale che negli ultimi anni ha visto una flessione al ribasso del reddito medio, di poter garantire ai propri figli una serie di servizi, dal doposcuola allo sport, passando per l’acquisto di testi scolastici e il babysitteraggio. Ha illustrato ai presenti  le potenzialità del percorso l’avvocata Giovanna Brunetti, presidente del Cpo (Comitato Pari Opportunità) dell’Ordine degli Avvocati di Bari.

E’ stato riferito che anche  l’Ordine degli Architetti e l’ordine dei Commercialisti sono interessati a questo tipo di sostegno pubblico per i propri iscritti, primo e utile passo verso la conciliazione dei tempi vita-lavoro.

“Per la gestione del fondo di sostegno alla genitorialità – ha spiegato la dirigente regionale della Sezione Politiche del benessere sociale e Pari opportunità Francesca Zampano abbiamo bisogno di soggetti con i quali interfacciarci a livello regionale. Servono economie di scala ed è nostro interesse raggiungere platee sempre più ampie”.

“Come Regione – ha aggiunto la dottoressa Zampano – ci stiamo muovendo su tre direttrici. La prima è quella del sostegno al lavoro di cura, attraverso lo strumento del buono servizio. Confermato anche per questo anno scolastico, 2017/2018, ma con una prospettiva di cinque anni di consolidamento della misura, sia sulla fascia della prima infanzia, sia sulla fascia dei minori adolescenti. Siamo in fase di approvazione dell’avviso: il beneficio economico sarà riconosciuto alle famiglie che acquistano servizi di cura per bambini in fascia d’età 3 mesi-17 anni, a partire dal 1 ottobre e fino al 31 luglio. La seconda direttrice, attivata con il fondo per il sostegno ai genitori, va nella direzione di integrare la previdenza di categoria. La terza direttrice sperimenta strumenti di management per incentivare le aziende per adottare  strumenti di miglioramento organizzativo e di flessibilità del lavoro che vadano nella logica della conciliazione. Partiremo a breve con il Family Audit, che orienta le scelte delle organizzazioni di impresa nella logica della conciliazione. Sullo sfondo di queste tre linee di interventi, c’è il percorso complessivo di sensibilizzazione che vuole promuovere a livello politico e culturale scelte Family Friendly”.

A Famiglie in Fiera Città dei Bimbi ha cercato di coinvolgere rappresentanti eterogenee del mondo dell’impresa e del lavoro. “I dati di Confcommercio Bari raccontano di un 22% di imprese al femminile, sette su dieci sono a carattere individuale – ha spiegato Luciana Di Bisceglie, Presidente Terziario Donne Confcommercio Bari –  trovare il sistema per garantire a queste lavoratrici di poter dare una stabilità di servizi ai propri figli sarebbe una grande risposta di civiltà”.  Pragmatica e diretta  anche Marici Levi, presidente Donne Impresa Confartigianato Bari: “le aziende iscritte agli enti bilaterali hanno dipendenti: ma nelle aziende non strutturate bisogna sanare il gap”, ha evidenziato.

Antonella Ida Rosselli, vicepresidente commissione Pari opportunità Regione Puglia ha sostenutoCi siamo resi conto, anche a livello europeo, che la conciliazione vita-lavoro-famiglia non è solo un superamento delle diseguaglianze di genere, quindi dell’attuazione del principio dell’articolo 3 della Costituzione, ma è uno strumento che favorisce l’economia e che i paesi devono utilizzare per superare la crisi non più acuta ma strutturale dell’economia e della finanza. Abbiamo di recente la risoluzione del parlamento europeo del 13 settembre 2016, che ci parla di conciliazione di vita, lavoro, famiglia, non più in relazione al lavoro della donna o del padre, ma parla di diritto fondamentale di chiunque, alla vita e alla conciliazione. Si parla di conciliazione come strumento cardine per lo sviluppo dei paesi europei. Concretamente a livello regionale c’è una volontà di riprendere un rapporto con l’assessorato. La legge 16/90 affida alla commissione in maniera specifica la promozione e lo sviluppo del lavoro come strumento per superare le diseguaglianze di genere”.

Giovanna Brunetti, presidente del CPO (Comitato Pari Opportunità) dell’Ordine degli Avvocati di Bari  e referente progetto WeAvv (Welfare degli Avvocati) ha illustrato i passi avanti compiuti sul tema della conciliazione all’interno dei professionisti degli ordini forensi pugliesi.  “Questo progetto – ha detto – unisce gli ordini intorno a necessità comuni. Bari aveva già una sperimentazione alle spalle questa è una seconda tappa, eravamo partiti con un fondo sulla flessibilità sul lavoro, questo invece è sulla genitorialità. Abbiamo lavorato sulle statistiche in nostro possesso, concentrandoci sulle esigenze fondamentali: contribuzione ai lavori domestici come le baby sitter, spese di cura in generale per i figli, dalla piscina alla scuola, all’asilo nido. Contribuzioni quindi differenziate sulla base delle esigenze. Integrazione all’indennità di maternità, maggiorata per l’integrità minima riconosciuta dalla casa, e indennità di paternità, inesistente per la Cassa degli Avvocati, quindi che nasce con questo fondo. Questi sono i punti fondamentali: la Regione ci ha spiegato che il fondo deve avere uno scopo educativo. Non è un intervento a pioggia e quindi la prima difficoltà è educare i colleghi a riordinare la propria attività economica in funzione della propria vita di cura e famiglia”.

Mariana Bianco, coordinatrice del Forum RSI (Responsabilità sociale di Impresa) di Confindustria Bari-Bat ha chiesto un immediato ruolo operativo della costituenda rete: “Ora che avviamo la Rete bisogna partire insieme con un progetto comune. Spesso, questi finanziamenti avvengono in base al reddito ma non ci fermiamo su misure che siano strettamente finanziarie. Aumentiamo le strutture, penso all’albo delle tate. Regolamentare queste figure è necessario, professionalizziamole“.

Per quante buone idee si possano avere, il confronto con gli operatori di settore è l’unica bussola che abbiamo per orientarci sul tema della conciliazione vita-lavoro – ha sottolineato Antonella Bisceglia, commissaria straordinaria dell’Ente Fiera, mamma e in prima linea su questo tema –  Il confronto continuo con i sindacati, le associazioni di categoria e le singole persone è l’unica bussola che ti conduce ad agire per una buona pratica amministrativa. La Fiera del Levante deve essere e deve rimanere una piattaforma di dibattito: questo non è solo il luogo del commercio, è sempre stata luogo del pensiero e delle riflessione. Il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori e l’attenzione alle dimensioni di equità nelle condizioni di lavoro è un tema fondamentale della nostra economia e non può essere in nessun modo esautorato dal dibattito pubblico. Questa componente oggettivamente mancava e grazie al lavoro preziosissimo di Elisa (Forte, direttore di cittafamiglie.it, nda) e di tutte le sue collaboratrici e al preziosissimo sostegno di Francesca (Zampano, dirigente dell’assessorato al Welfare della Regione Puglia, nda) siamo riusciti a portarla in Fiera. Sono sicura che, una volta introdotto questo tema nessuno potrà sottrarcelo. Una volta che il protagonismo emerge si consolida sono sicura che questa direzione non potrà essere trascurata nel prossimo futuro”. 

Carla Palone, assessora del  Comune di Bari alle Attività produttive ha dato la sua preziosa disponibilità istituzionale ed operativa sul percorso che si vuole intraprendere. “L’associazione di promozione Città dei Bimbi è capace di essere collante tra le istutuzioni e la gente. Bisogna però recuperare quelle lavoratrici che non sanno cosa fa lo Stato, la Regione, il Comune per loro. Quindi io mi appello alle associazioni di categoria ad essere anello di congiunzione in questo sistema, approfittando anche della presenza di componenti femminili a capo di queste associazioni. Dobbiamo raccontare all’assessore Mazzarano le cose fatte in questi due anni sul territorio barese. Mi riferisco ai distretti urbani del commercio, le premialità per le attività commerciali nell’ambito del bando Map per chi attivava un’area family. Ben venga l’ordinanza che nei lidi balneari obbliga a spazi family friendly. Con le associazioni di categoria dobbiamo recuperare tutte quelle imprese, a carattere femminile e non solo, che non conoscono le nuove opportunità”.

Erano presenti (i volti nella fotogallery) in rigoroso ordine alfabetico: Raffaella Altamura Presidente Confesercenti Metropolitana Terra di Bari;  Mariana Bianco Coordinatrice del Forum RSI (Responsabilità sociale d’impresa)  di Confindustria Bari-Bat; Giovanna Brunetti Presidente CPO (Comitato Pari Opportunità) dell’  Ordine degli Avvocati Bari e coordinatrice progetto WeAvv- Welfare Avvocati; Antonella Bisceglia Commissaria Fiera del Levante; Luisa Castellana Sodano,  segretaria Comitato Pari Opportunità dell’ Ordine degli Avvocati di Bari; Luciana Di Bisceglie Presidente Terziario Donne Confcommercio Bari; Elisa Forte Presidente associazione “Città dei Bimbi”; Nica Lombardi, Assoreti Pmi; Levi Marici Presidente Donne Impresa Confartigianato Bari; Agnese Martiradonna, Unione Giovani Commercialisti; Michele Mazzarano, assessore allo Sviluppo Economico Regione Puglia; Salvatore Negro Assessore al Welfare Regione Puglia; Carla Palone Assessora alle Attività Produttive del Comune di Bari; Antonella Ida Roselli, vicepresidente Commissione Pari Opportunità; Laura Ruggiero, vicepresidente vicario Confindustria Bari-Bat; Francesca Zampano Dirigente Sezione Politiche di Benessere sociale e Pari Opportunità dell’Assessorato al Welfare Regione Puglia.

 

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